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venerdì 28 febbraio 2014

PIO SPIRITI SCRIVE DI CLAUDIO BAGLIONI

https://www.facebook.com/pages/Pio-Spiriti/219973754724403?fref=ts
"Con voi tour"

Undici anni fa, inziavo il mio personale
"cammino" musicale, irripetibile in emozioni e incanto.
"Crescendo tour di Claudio Baglioni".
Era il 2003 potrei definirlo il tour dei grandi numeri, più di cinquecentomila spettatori a nostro seguito, un tuffo tra il concreto e il surreale allo stesso tempo.
Il ruolo di musicista, per me che da sempre
spettatore, era molto difficile.
Lo stesso spettatore che dal "78" seguiva
imperterrito le gesta di questo straordinario
ARTISTA, fonte inesauribile di emozioni
parole, storie di vita cosi belle da incollarti al wufer
con un oceano di voce come nessun'altro.
Fu "Gagarin" il brano che mi catturo'
e al cielo mi donai insieme a lui.
Oggi 28 febbraio 2014, undici anni
dopo quel "CIELO" oltre le stelle mi tiene
ancora qui, forse per l'ultima volta
questo non lo so, a vivere di musica e poesia.
"Con voi" il nuovo tour di Claudio Baglioni
a dato il via, ed io sono "in cammino"
con lui e con voi, dal palco alla
striscia bianca della mezzeria, a raccogliere
sogni, per riporli nel magazzino dei ricordi
quelli più belli.

Pio

SCALETTA DEI BRANI CONVOITOUR 2014 RIETI 27 FEBBRAIO 2014 CLAUDIO BAGLIONI

SCALETTA DEI BRANI CONVOITOUR 2014 RIETI 27 FEBBRAIO 2014 CLAUDIO BAGLIONI
Notte di note
E tu come stai?
Dagli il via
Acqua dalla luna
Con tutto l'amore che posso
Domani mai
Quante volte
Sono io
Le vie dei colori
Poster
Amore bello
Io me ne andrei
Un nuovo giorno o un giorno nuovo
Gagarin
Dieci dita
In un'altra vita
E noi due là
Una storia vera
Cuore di aliante
Noi no
E tu
Porta Portese
Avrai
Io sono qui
Mille giorni di te e di me
W l'Inghilterra
E adesso la pubblicità
Quanto ti voglio
Questo piccolo grande amore
Strada facendo
La vita è adesso
Via
Con voi

finale con accenno a In cammino

giovedì 27 febbraio 2014

PARTE IL CONVOITOUR DI CLAUDIO BAGLIONI

http://www.salernonews24.it/news/al-via-il-con-voi-live-tour-di-claudio-baglioni/7770
Al via il “Con voi live tour” di Claudio BaglioniAtteso il 15 marzo al Palasele
Dopo aver scaldato la platea dell'Ariston con un medley dei suoi successi, da "Questo piccolo grande amore", "E tu" a "Strada facendo", "Avrai", "Mille giorni di te e di me", conquistando la standing ovation del pubblico del Festival della Canzone Italiana, Claudio Baglioni è pronto a portare l’energia della musica in giro per tutta la penisola per animare il cantiere della ricostruzione e farci ritrovare speranza nel futuro e voglia di ripartire. È questo il senso del ConVoiLiveTour, il progetto che Claudio Baglioni ha presentato a Sanremo, dove è tornato dopo trent’anni, e con cui attraverserà da domani, giovedì 27 febbraio, i palasport di tutta Italia, partendo da Rieti e approdando, sabato 15 marzo, al PalaSele di Eboli. Una location che lo attende con grande trepidazione, visto che il cantautore vi manca da ben otto anni.
Per il grande ritorno, Baglioni ha dato vita a un progetto ambizioso, di straordinario impatto scenico grazie anche ad un particolarissimo e mastodontico allestimento  nel solco degli innovativi show che l'artista ha sempre presentato: un “cantiere” - con tanto di torri, scale, rampe, movimenti - nel quale la fluttuazione della musica ispira e anima quella “ricostruzione” ideale, culturale, morale, che dovrà essere punto di partenza per l’avvio di una nuova stagione. “Poche cose più della musica – ha spiegato Baglioni - possono trasmetterci l’energia di cui abbiamo bisogno per ripensare valori e ideali, ritrovare la fiducia in noi stessi e nel futuro e, soprattutto, la voglia e la forza di ripartire e ricostruire. Un lavoro di ricostruzione – ha concluso Baglioni – che non può rimanere un fatto individuale, ma deve realizzarsi attraverso un percorso comune, da affrontare, appunto, ConVoi, dal momento che tutti sono chiamati a fare la propria parte, mettendo in gioco idee, valori, energie... in due parole: se stessi”.
Un nuovo super gruppo di polistrumentisti, una straordinaria scaletta con tutti i più grandi successi dell’incredibile repertorio di Baglioni e gli inediti del nuovo album “ConVoi” - ai vertici delle classifiche dei cd più venduti – animeranno il live di grande energia e fortissimo impatto emotivo, improntato sulla particolarità scenica dello spettacolo e su una nuova dimensione del dialogo artista-pubblico, in un crescendo di intensità e profondità, che rappresenterà l’evento musicale della stagione 2014.
Dall'antologia dei classici della sua straordinaria produzione musicale, che ha accompagnato la storia di tutti noi, alle storie recenti cantate nei brani contenuti nell'ultimo album, tra cui l'inno "Con Voi" che dà anche il titolo al Tour, ad Eboli si attende un poetico e straordinario show.

http://www.rietilife.it/?p=93173
Claudio Baglioni è arrivato in città e ha cominciato le prove per la data zero del suo nuovo tour, in programma domani al PalaSojourner. Su twitter, il popolare cantautore romano ha postato una suggestiva foto in bianco e nero che lo immortala dentro l’impianto di Villa Reatina. Ultimi preparativi alla vigilia della prima tappa del ConVoi Live Tour, seconda fase del progetto live di Claudio Baglioni. Un nuovo super gruppo di polistrumentisti, una straordinaria scaletta con tutti i più grandi successi dell’ultradecennale repertorio di Baglioni e gli inediti del nuovo album “ConVoi”, ai vertici delle classifiche dei cd più venduti, animeranno un live di grande energia e fortissimo impatto emotivo.

martedì 25 febbraio 2014

domenica 23 febbraio 2014

SPECIALE CONVOITOUR DI CLAUDIO BAGLIONI IL 26 FEBBRAIO 2014 SU RADIO TI RICORDI

per ascoltare http://fplayer.newradio.it/tiricordi/tiricordi.html

Mercoledì 26 febbraio ore 18.00 replica sabato 8 marzo 2014
http://www.rtr99.it/news.php#rtr
Un grande appuntamento vi aspetta su RTR 99 Radio Ti Ricordi. Il programma Retropalco con Guido Tognetti e Fabio Martini per la prima volta si svolgerà in esterna. Sarà un vero ed esclusivo appuntamento nel retropalco del tour Con Voi di Claudio Baglioni. A 24 ore dal debutto di uno spettacolo che si preannuncia spettacolare e sorprendente, Fabio e Guido intervisteranno musicisti e addetti ai lavori e racconteranno i preparativi di questo vero show. In diretta da Rieti dove giovedì partirà il tour CON VOI.

sabato 22 febbraio 2014

AUDIO INTERVISTA CLAUDIO BAGLIONI DEL 22 FEBBRAIO 2014 RADIOMONDO RIETI

http://www.youtube.com/watch?v=29tOp_4j9Rg

LA SALA STAMPA BALLA E CANTA CON CLAUDIO BAGLIONI A SANREMO 2014 VIDEO

LAURA PAUSINI SU CLAUDIO BAGLIONI A SANREMO 2014

https://www.facebook.com/LauraPausini?fref=ts
Sanremo, Italia: in Brasile poco arriva del Festival ma leggo cose stupende per la performance di #ClaudioBaglioni
È bello quando l'Italia si alza in piedi di fronte al talento, a un artista che è nato grande e sempre lo sarà. Bisognerebbe farlo sempre... Ho cantato molte volte con Claudio e spero di farlo ancora... Non potrò mai dimenticare quando, senza che lui sapesse nulla, è venuto a cantare sul mio palcoscenico allo stadio di Palermo mentre ero già incinta e mi ha permesso di intonare con lui "Avrai". Un momento incancellabile. Come la sua voce e la sua musica. Grazie Claudio, bandiera della nostra cultura e della nostra terra. Laura

TI AMIAMO Claudio Baglioni

MARCO RINALDUZZI SUONERà NEL CONVOITOUR DI CLAUDIO BAGLIONI

https://www.facebook.com/marco.rinalduzzi?fref=ts
Oggi comincia una cosa a cui tenevo moltissimo. Un grande tour con il mio artista preferito: Claudio Baglioni. Abbiamo fatto delle prove dure e difficili, e sara' uno spettacolo bellissimo, per una serie di motivi legati tra loro. Ovviamente palco di grande qualita', tecnici bravissimi e grandi musicisti. Ma il segreto e' veramente uno solo. La bellezza delle sue canzoni e la sua maniera di essere artista vero, sincero, pieno zeppo di umanita' e di enorme gentilezza. Io sono molto grato e sicuro di arricchirmi di una esperienza steaordinaria.

giovedì 20 febbraio 2014

STAMPA SU CLAUDIO BAGLIONI AL FESTIVAL DI SANREMO DEL 20 FEBBRAIO 2014

http://www.ansa.it/web/notizie/postit/sanremo/2014/02/19/Sanremo-Baglioni-scalda-Ariston-tutti-piedi-_10109231.html ci sono anche le foto 
Baglioni scalda la platea dell'Ariston. Pubblico in piedi alla fine dell'esibizione del cantate che ha proposto un medley dei suoi successi. Da Questo piccolo grande amore a Mille giorni di te e di me, passando per Strada Facendo e Avrai.

Trent'anni dopo il suo unico passaggio all'Ariston, dove nel 1985 era venuto a ritirare il premio come autore di "Questo piccolo grande amore" eletta da una votazione popolare "canzone del secolo", Claudio Baglioni è tornato a Sanremo per cantare dal vivo alcuni dei suoi classici, da "Questo piccolo grande amore", "E tu", "Strada facendo", "Avrai", "Mille giorni di te e di me". Con il suo amico Fabio Fazio, con cui ha condiviso le sue esperienze alla guida di Anima mia in tv, ha poi animato un colloquio in cui ha auspicato che "Sanremo diventi il festival delle musiche, dove le canzoni siano veramente l'unico argomento, perché delle altre cose si parla continuamente". Chiusura riservata a "Con voi", il brano che dà il titolo al suo nuovo progetto.

VIDEO ESIBIZIONE CLAUDIO BAGLIONI A SANREMO 2014 DEL 19 FEBBRAIO 2014

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK IL 19 FEBBRAIO 2014

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Con Voi a Sanremo, Baglioni:
"La musica anima il cantiere della ricostruzione"

"Una suite di quindici minuti, che si sviluppa per cinque brani (“Questo piccolo grande amore”, “E Tu”, “Strada facendo”, “Avrai”, “Mille giorni di te e di me”) in successione cronologia corretta, costruita sull'idea che un percorso si può fare non solo un passo dopo l'altro, ma anche - e meglio ancora – un passo più su dell'altro.
La meravigliosa costruzione verticale della musica.
Così, da piano e voce - come trent'anni fa a Sanremo - l'orchestrazione si sviluppa via via, aggiungendo suoni e frasi, a definire e illustrare un percorso della memoria.

Infine "Con voi" che - per la prima volta – eseguirò con tutta l'orchestra del Festival.
"Con voi" è il brano che dà titolo e significato al progetto discografico e spettacolare che sto sviluppando.

Salgo sul palco dell'Ariston per la seconda volta, a trent'anni dalla mia partecipazione dell’85, quando venni per ricevere il premio come autore di “Questo piccolo grande amore”, eletta - attraverso una votazione popolare - "Canzone del secolo".
In quell'occasione cantai e suonai dal vivo, in una manifestazione nella quale si usava solo il playback.
Fu una piccola rivoluzione.
L'anno dopo si ricominciò a cantare sulle basi registrate e quello dopo ancora venne reintrodotta l'orchestra dal vivo.

Questa volta, senza inseguire inutili exploit, torno per raccontare - in pochi minuti e attraverso l'unico mestiere che conosco - la mia straordinaria e fortunata esperienza personale e professionale.
Una strada lunga 50 anni, iniziata il giorno in cui partecipai – un po’ per caso e un po’ per gioco - al festival di S.Felice da Cantalice, Centocelle, Roma.
Il primo Santo, del resto, non si scorda mai.
Per Sanremo, mi auguro, soprattutto, che torni ad essere il centro della Musica.
Delle altre cose è già pieno tutto il resto dell'anno.
Perché la musica è cultura.

L'augurio è che la musica promuova quella “ricostruzione” ideale, culturale e morale, che deve essere punto di partenza verso una nuova stagione.

Una ricostruzione che non può essere un fatto individuale, ma un percorso da fare, appunto, “Con voi”, nel quale ognuno è chiamato a fare la propria parte, mettendo in gioco idee, valori, energie... in una parola: se stesso.

Perché di cultura si mangia. E, in ogni caso, ci si alimenta."

mercoledì 19 febbraio 2014

STAMPA SU CLAUDIO BAGLIONI AL FESTIVAL DI SANREMO DEL 19 FEBBRAIO 2014

http://www.vanityfair.it/people/gossip/14/02/19/festival-sanremo-2014-claudio-baglioni-ospite-volo-turbolenza-foto
Oggi a Sanremo è il giorno di Claudio Baglioni. In verità il cantante è arrivato in Liguria già ieri, ma non lo si è visto in giro. Pare abbia preferito, almeno per la prima notte, la quiete di riviera a un hotel in città, dove però è probabile si appoggerà alla fine di questa serata, in cui, ospite di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, non si limiterà a cantare, ma parlerà anche, portando all'Ariston un messaggio importante, e non solo musicale.

Al momento, di più certo della scaletta del suo dialogo, c'è la paura che ha avuto (per qualche lunga frazione di secondo) di non pronunciarlo. Il volo di andata con cui è arrivato a Genova non è stato infatti di quelli da augurarsi. L'aereo su cui lui viaggiava con il suo staff, la sua guardia del corpo e la sua compagna manager, Rossella Barattolo, sempre al suo fianco, ha infatti incontrato turbolenze (o se vogliamo essere più in linea con questa 64esima edizione, Perturbazioni) «da togliere il fiato». Vuoti d'aria e paura. Non si accaldino anzitempo le signore di Sanremo che per lui in questo 19 febbraio tireranno fuori dall'armadio la pelliccia più bella per aspettarlo addossate alle transenne fuori dal Teatro. Il lord (così lo chiamano per il suo charme) sarà qui giusto in tempo per le prove pomeridiane.

http://www.soundsblog.it/post/251647/claudio-baglioni-questo-piccolo-grande-amore-video-e-testo
Questa sera, sul palco del Teatro Ariston, ci sarà Claudio Baglioni come ospite della seconda serata del Festival di Sanremo 2014.

Secondo le prime indiscrezioni, tra i brani che canterà sul palco dell’Ariston ci sarà anche Questo piccolo grande amore, celebre hit indimenticabile, vero e proprio classico della musica italiana.
http://www.soundsblog.it/post/251721/claudio-baglioni-mille-giorni-di-te-e-di-me-video-e-testo
Tra i rumours a poche ore di distanza dall’inizio della puntata, abbiamo scoperto che Baglioni potrebbe cantare sia Questo piccolo grande amore sia Mille giorni di te e di me. Due grandi pezzi del cantante italiano che sfodera così brani classici del suo repertorio storico.

lunedì 10 febbraio 2014

INTERVISTA BAGLIONI DEL 10 FEBBRAIO 2014

Dalla gazzetta del sud
Baglioni, la vita
è sempre adesso
e io mi emoziono

Claudio punta anche sul web


di ENRICA SIMONETTI

e emozioni non provano mai stanchezza: lo dice da sempre Claudio Baglioni e ora lo dimostra mettendosi di nuovo in gioco con un tour, il «ConVoiTour» che arriverà a Bari

«CHI SI EMOZIONA
NON È MAI STANCO» Claudio Baglioni sarà a marzo
al Palaflorio di Bari


(al Palaflorio) il prossimo 8 marzo.  E non  solo: la prossima settimana Baglioni sarà anche a Sanremo. La  vita  è adesso... Claudio Baglioni,  cosa prova a sentire il calore del pubblico oggi come ieri? Cambia
con il tempo lo stato d'animo?
«È qualcosa che non si può spiegare. Si dice che certe cose bisogna  provarle, ma la verità è che nem- meno io – che sento questo calore e questa energia da tanti anni  – so spiegare cosa  significhino. È un'e- mozione che travolge ed alla quale non ci si
abitua mai. Un dono straor- dinario rispetto al quale c'è una  sola  cosa  da  fare: ri- mettersi in gioco fino in fon- do, senza risparmiarsi mai, per  provare a restituire al- meno  una  parte di  ciò  che questo  dono dà. Con il tempo tutto  cambia. È inevitabile. E,
dunque,  cambiano anche   gli stati d'animo. Ed è bene che sia così.  Se  vivessimo sempre g stessi  stati  d'animo  finirem con l'abituarci a tutto.  E – co scriveva il  grande Truman C
pote – “chi si abitua a tutto  tanto vale che muoia”. Vivere significa
cambiare e gli stati  d'animo  sono fondamentali: la vita ce ne regala sempre di nuovi  e loro ci regalano una  vita  sempre diversa. E' questo  scambio  che ci permette di vivere certe cose come se fosse sempre la prima volta e che rende questo viaggio un'esperienza che non smette mai di sorprendere».
«ConVoiTour» e il progetto che c'è dietro, con le uscite dei  singoli sul Web. Cosa propone di cambiare nel sistema del mercato discografico?
«In realtà non sono io che propongo di cambiare: è
il cambiamento che impone di farlo. La parola crisi, deriva da un verbo  greco che significa “scegliere”. Ogni giorno, siamo chiamati ad affrontare mille scel- te e, dunque, mille  crisi,  e spesso  non  ci rendiamo conto che scegliere è un'opportunità straordinaria. La vera crisi,  infatti, sarebbe non poter scegliere. Io ho scelto di cambiare il modo di realizzare e di pro- porre la  mia  musica, perché, da  tempo,  le nuove tecnologie hanno cambiato la scena,  riportando al centro del “mercato” della musica i singoli brani. Un

po’ come agli inizi degli anni ’60, quando gli album di fatto erano delle raccolte di singoli. “ConVoi” è figlio di questo clima: per questo l’album è stato un punto di arrivo e non di partenza; una raccolta di nuovi “sin- goli”. Ho deciso di mettere i nuovi pezzi su iTunes, a mano  a mano  che  li  ultimavo, perché avessero il tem-
po per farsi ascoltare e conoscere, e per rcare di restituire alle canzoni uell’attenzione e quella  dignità che – ggi  dove  tutto  si  brucia in  fretta - ischiavano di andare perdute. La Rete sarà nemica del “disco”, ma certo non è nemica della musica e credo sia un errore considerarla tale».
Andiamo   indietro con  il  tempo... Potremmo ricordare insieme quel giorno in cui Pippo Baudo  la pre- sentò al  concorso «Fuori  la  vo-
ce»?
«Avevo  diciassette anni.   I di- ciassette anni di allora, non quelli
gi. Io ero un ragazzino di periferia, lui era la televisione con la t maiuscola. L'emozione era così forte che ancora mi chiedo come quel ragazzino – timido  e impacciato -  sia  riuscito a sopravvivere. Probabilmente è stato merito della musica. Ha preso lei le redini del gioco ed è riuscita a guidarmi in porto. Da allora  ho  capito  che,  se  l'avessi  seguita, sarei potuto arrivare ovunque».
Ma quali sono le persone che nella sua vita artistica e non solo hanno avuto più significato?
«Mio padre e mia madre, senza dubbio. Lui mi ha
insegnato l'onestà,  lei la passione. La passione è l'e- nergia che ha guidato ogni mio passo, sia personale che artistico; l'onestà – intellettuale e non solo - è la “bussola” che ha determinato le mie scelte ed i miei comportamenti. Riccardo e Silvia sono le stelle fisse che hanno guidato la mia navigazione. E ancora oggi è a loro che guardo  per non perdere la rotta e dare senso e valore a ciò che faccio».
C'è stato un periodo in cui lei alla fine degli anni 80 si è  praticamente ritirato dalla vita  pubblica. Cosa provava nel silenzio? La musica può mai tacere?
«La musica non può tacere  e non tacerà mai, per-ché è la voce dell'anima e l'anima è immortale. Solo che  – anche  se può sembrare un  controsenso – la musica ha bisogno del silenzio. Senza silenzio, infatti, non ci sarebbe spazio per la musica e, dunque, lei non esisterebbe. Chi scrive musica ha bisogno del silenzio per  «sentire» ciò  che  l'ispirazione gli  trasmette  e trasformarlo in musica, e chi ascolta  ha bisogno del silenzio  per sentire il prodotto dell'incontro tra ispi- razione ed artista. Il silenzio, dunque, è un elemento fondamentale e la musica e le parole  migliori sono quelle che non ce lo fanno rimpiangere».
Lampedusa, il mare dell'immigrazione e dei viaggi di morte senza fine. Quale la sua opinione?
«La mia opinione conta poco: è la politica che deve
cambiare opinione. Anzi: deve cambiare mentalità. Non mi  riferisco alla  politica italiana, parlo  della politica in generale, sia  quella  europea che quella internazionale. Da che mondo  è mondo,  la gente  si muove alla ricerca di condizioni di vita migliori. E' un fatto naturale, come le maree o le fasi della luna,  e nessuno può illudersi di fermarlo, così come nessuno è in grado di fermare le maree o le fasi lunari. Meno che meno oggi, in una società detta, non a caso, della “globalizzazione”. Il mondo è sempre più la casa di tutti e, quindi, l'uomo  è sempre più  inquilino del mondo. Dunque:  o ci si organizza per gestire questo fenomeno  o il conflitto  tra “mondo ricco” e “mondo povero” finirà col travolgere tutti, con costi umani, morali ed economici molto più pesanti di quelli che ci toccherà affrontare per governare le migrazioni. Do- ve ci sta  portando questa “globalizzazione dell'in- differenza” è drammaticamente evidente a tutti: una prospettiva tutt'altro che  nobile.  Si tratta, ora,  di capire che  sono  ben  altre  le categorie sulle  quali costruire una convivenza che possa dirsi civile e che nessuno – essere umano, Paese o Continente che sia – può pensare di edificare il proprio futuro sulle ma- cerie del presente dell'altro».
Sanremo 2014, cosa ci dobbiamo aspettare da Fazio e da Baglioni sul palco dell’Ariston?
«Un momento di grande forza e grande intensità,
capace  di appassionare,  coinvolgere, emozionare e regalare quell'indefinibile e inesauribile tonalità di energia che solo l'arte povera e breve della canzone è in grado di regalare».

INTERVISTA BAGLIONI 9 FEBBRAIO 2014

http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/02/09/news/baglioni-riparto-da-pescara-saremo-io-e-la-musica-1.8639000
PESCARA. «La musica sarà la padrona di casa, il vero effetto speciale». Parola di Claudio Baglioni che il 1° e il 2 marzo porterà al Pala Giovanni Paolo II di Pescara il suo “ConVoi tour”. La tournée partirà dall’Abruzzo, dopo la data zero di Rieti.
Baglioni si sarebbe dovuto esibire a Pescara lo scorso ottobre, ma la carovana del ConVoi tour restò ferma a causa della laringofaringite che costrinse l’artista a sospendere quella che aveva definito «una corsa a perdifiato dal Piemonte alla Sicilia». La tournée era stata concepita come una carovana in cammino, un tourbillon di dieci raduni-concerto in dieci spazi tutti diversi. Il tour sarebbe dovuto partire il 10 ottobre da Torino per concludersi il 19 ottobre a Enna, con un gran finale, il 23 ottobre, al parco di Centocelle di Roma. Baglioni presenterà al pubblico gli inediti di “ConVoi”, uniti al repertorio più significativo di oltre 40 anni di carriera. Un progetto “work in progress” che si è composto “strada facendo”, regalando al pubblico su iTunes i brani a cadenza ciclica.
Com’è nato ConVoi?
«Dal bisogno di rompere con certe regole e tornare libero di seguire ispirazione e creatività. Le nuove tecnologie hanno imposto un modo di ascoltare musica che riporta al centro i singoli brani, un po’ come accadeva agli inizi degli anni ’60, quando gli album di fatto erano delle raccolte di singoli. “ConVoi” è figlio di questo clima e l’album è stato un punto di arrivo e non di partenza: una raccolta di nuovi “singoli”. A mano a mano che realizzavo un pezzo, lo mettevo su iTunes perché avesse il tempo per farsi ascoltare e capire, e per restituire alle canzoni un’attenzione e una dignità che, in questo tempo dove tutto è superficie, rischiano di andare perdute».
“ConVoi” segna il ritorno a 10 anni da “Sono io l’uomo della storia accanto”. Quali le differenze più sostanziali?
«Le canzoni sono canzoni, anche se, in questo caso, ho cercato di andare al di là della loro forma tradizionale. Quello che cambia è il modo nel quale hanno preso forma e trovato posto una accanto all’altra. “ConVoi”, come suggerisce il nome stesso, è un progetto che è nato e si è sviluppato attraverso un dialogo innovativo tra me e chi mi segue sui social network. Un confronto stimolante e appassionato che ha riguardato tutto - scrittura, arrangiamenti, sonorità, temi, interpretazioni - e mi ha permesso di dar vita non semplicemente a nuove (nel senso di altre) canzoni, ma a canzoni davvero nuove.
Il tour partirà da Pescara: come sarà il concerto?
«Intenso. Se dovessi scegliere uno slogan con il quale accompagnare questo tour, direi “Tutta un’altra musica”, per sottolineare che lo spettacolo sarà, appunto, la musica. Sarà lei la padrona di casa, lo special guest e l’unico, vero, sorprendente effetto speciale. Per questo ho messo su un gruppo extralarge di ottimi polistrumentisti, proprio perché ho in mente un concerto come non se ne sentono più da anni, con la musica che, finalmente, si riprende il posto che le spetta al centro della scena, dentro di noi che la suoniamo e, mi auguro, anche nelle orecchie e nel cuore di chi verrà ad ascoltarci».
Quali sono le differenze rispetto a come era stato concepito il tour?
«Si tratta di due progetti completamente diversi. Il tour precedente si basava sull’idea di una carovana di pionieri che parte alla ricerca di nuove frontiere: “Convoi” diventava, per l’occasione, “Convoy”, che significa appunto convoglio, carovana. Mi affascinava l’idea di un viaggio lampo, che desse la scossa e ci facesse ritrovare la voglia di guardare di nuovo in faccia il futuro. Questo ConVoiLiveTour, invece, è un tour più tradizionale per quanto riguarda le location (i palasport), ma profondamente innovativo per quanto riguarda la proposta. L’idea è di riportare la musica al centro della scena, affidando a lei – e non a schermi, scenografie, luci, coreografie o altro – il compito di colpire, emozionare e trasmettere quelle sensazioni, quelle vibrazioni e quell’energia che solo la musica è in grado di trasmettere».
Ha partecipato al progetto “Artisti uniti per l’Abruzzo”. Cosa pensa della nostra regione?
«L’Abruzzo è una regione forte come le montagne che ospita e con un cuore grande come il mare che la bagna. Ogni volta che vengo, questa terra mi ricorda una lezione fondamentale, la stessa che ho ricevuto da mio padre: la lezione della dignità e dell’onestà. Due valori fondamentali, a bordo dei quali è possibile scalare qualunque montagna e navigare qualunque mare. E che, anche se a volte non ci sembra, sono gli unici valori in grado di condurci in vetta e in porto sani e salvi».
Claudio Baglioni sarà super ospite nel 64° del Festival di Sanremo, il 19 febbraio in diretta su Rai1. «Dopo Anima mia nel ’98», confessava nei giorni scorsi, «proposero a me e Fabio Fazio di condurre. Ora ci sarò una sola serata. E ho pensato a due interventi: uno antologico e uno più odierno, con arrangiamenti particolari. Poi con Fazio non si sa mai… A me piacerebbe fare quello che fece un grande del jazz come Lionel Hampton nel ‘68: suonò i ritornelli di tutti i brani col vibrafono, una specie di riassunto della competizione».

mercoledì 5 febbraio 2014

INTERVISTA BAGLIONI 5 FEBBRAIO 2014

http://mentiinformatiche.com/2014/02/claudio-baglioni-rischiai-di-condurre-sanremo-ora-mi-diverto-come-ospite.html
E dire che aveva pensato di smettere. In pochi mesi Claudio Baglioni ha pubblicato «ConVoi», primo album di inediti a dieci anni dall’ultimo, fatto una serie di show solo voce e pianoforte, il 27 febbraio debutterà a Rieti col nuovo tour e sarà anche ospite a Sanremo. «Visto che il Festival non me lo fanno presentare — ride —, ci vado come ospite» Il messaggio a Giancarlo Leone, direttore di Rai1, è lanciato… Se la chiamassero per il 2015? «Credo che ci siano molti pretendenti… ». Baglioni e Sanremo? «Non è la prima volta. Ci andai nell’ 85. Quell’anno “Fantastico”, condotto da Baudo, aveva un concorso sulla canzone del secolo. Vinse “Questo piccolo grande amore”. Fu un onore pazzesco. Ricordo che il giorno della proclamazione, il 6 gennaio, portai a spasso i cani in una Roma sotto la neve. Ridevo dicendo loro: “il vostro padrone è l’autore del secolo”. Baudo mi invitò a Sanremo per celebrare». Come andò all’Ariston? «Feci “Questo piccolo grande amore” voce e pianoforte. Erano anni in cui il Festival era tutto in playback. Di lì a un paio d’anni i cantanti tornarono a cantare e l’orchestra a suonare. Forse ho cambiato qualcosa di quei meccanismi ». Mai andato in gara, però… «La mia è stata una carriera diversa. Sono stato però a un passo dalla conduzione… ». Quando? «Dopo “Anima mia”, nel ‘98 proposero a me e Fazio di farlo. La discografia si oppose all’idea di un cantante come presentatore e non se ne fece nulla. Fabio lo fece poi più avanti. Altri tempi rispetto a quando hanno chiamato Morandi». Suonerà o farà coppia col suo vecchio amico Fazio? «Ci sarò una sola serata. E ho pensato a due interventi: uno antologico e uno più odierno, con arrangiamenti particolari. Poi con Fazio non si sa mai… A me piacerebbe fare quello che fece un grande del jazz come Lionel Hampton nel ‘68: suonò i ritornelli di tutti i brani col vibrafono, una specie di riassunto della competizione». Baglioni spettatore del Festival. Lo guardava? «Certo. Tanta musica che ha avuto una vita lunga è passata da lì, non solo le canzoni “sanremesi”. Ricordo “La voce del silenzio” cantata da Dionne Warwick (e Tony Del Monaco ndr), “Che sarà” con José Feliciano (e i Ricchi e Poveri ndr). E poi “Ciao amore ciao” di Tenco: stavo a casa con i miei genitori e facevamo le votazioni con i fogliettini, eravamo pionieri delle giurie dei talent show». Ricordi a colori? «Col passare degli anni è diventato qualcosa per gli occhi più che per le orecchie. E allora ci sono il pancione di Loredana Bertè, Peter Gabriel che si lancia sulle prime file con una liana per “Shock the Monkey”…». Cosa sta preparando per le oltre 30 date de tour di «Con Voi»? «Sarò con 13 polistrumentisti. Suoneremo tutto live, senza sequenze. Stiamo provando e le prove sono un’esperienza di vita, un bilancio di un percorso che raccoglie quello di memorabile che uno pensa di aver fatto e qualcosa di contemporaneo». E lei che ha fatto? «Ho la sensazione di aver fatto tanto. Forse troppo o abbastanza… Insomma, ho scritto 350 brani. Per un concerto, anche se i miei arrivano a tre ore mettendo a dura prova la resistenza del pubblico, devo scegliere». Come costruisce una scaletta? «Due linee guida. I titoli inamovibili che sono come i senatori a vita e gli altri che si scelgono seguendo le vie della musica e del cuore, con qualche sgambetto, la rivincita dell’autore che recupera pezzi meno noti dal repertorio. La speranza è che dopo lo show, al ristorante, nessuno ti incontri e dica: “Non mi hai fatto quella tal canzone!”. Siamo in un momento particolare della storia del Paese, siamo in mezzo al guado: legati al passato e col futuro che è un bozzetto. L’idea della scenografia viene da lì: un cantiere». E come sta il cantiere Italia? «Il cantiere è qualcosa che costruisce o qualcosa che è rimasto abbandonato. Siamo un Paese gravemente ammalato e siamo in un momento critico. Si parla ancora di mali endemici, mafia, corruzione, i favori all’italiana, astuzia, arroganza…». E Lampedusa… Lei è impegnato con O’ Scia’ per portare attenzione sui clandestini. La tragedia dei mesi scorsi ha mosso qualcosa? «Nulla. È da un quarto di secolo che la classe dirigente non ha un atteggiamento volto a risolvere. Temo che finiremo per conviverci come si fa con la fame nel mondo e le guerre. La questione è più grave della sola Lampedusa: quello è soltanto il 10 per cento dei flussi di trasmigrazione»

lunedì 3 febbraio 2014

TANTI SOLD OUT PER IL CONVOITOUR 2014 DI CLAUDIO BAGLIONI

(ANSA) - ROMA, 3 FEB - Non è ancora partita, ma la seconda fase del Convoilive tour, che prenderà il via il 27 febbraio da Rieti, registra già diversi sold out. Tutto esaurito a Pescara (1 marzo), Caserta (4 marzo), Bari (8 marzo), Acireale (11 marzo), Roma (18 marzo), Torino (26 marzo) e Firenze (31 marzo).
Al calendario già annunciato, si aggiungono due nuove date: a Verona il 7 aprile (Palasport) e Forlì il 4 maggio (Pala Credito di Romagna). Già aperte le prevendite per i nuovi appuntamenti.
Tutte le date: 27 febbraio Rieti, 1 e 2 marzo Pescara, 4 e 5 Caserta, 8 e 9 Bari, 11 e 12 Acireale (Ct), 13 Favara (AG), 15 Eboli (Sa), 18 e 19 Roma, 24 Perugia, 26 e 27 Torino, 29 Bologna, 31 e 1 aprile Firenze, 3 Padova, 5 Pordenone, 7 Verona, 12 Livorno, 15 Genova, 17 Varese, 18 Montichiari (Bs), 2 maggio Ancona, 3 Rimini, 4 Forlì, 6 Milano.