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venerdì 31 maggio 2013

DIECI DITA LA NUOVA CANZONE DI CLAUDIO BAGLIONI DAL 4 GIUGNO 2013 SU I-TUNES

news importante il nuovo brano di claudio baglioni che uscrirà il 4 giugno su i tunes si intitolerà dieci dita

giovedì 30 maggio 2013

BACKSTAGE UFFICIALE VIDEO DELLA CANZONE CON VOI DI CLAUDIO BAGLIONI

mercoledì 29 maggio 2013

GRAFFITI DI CON VOI DI CLAUDIO BAGLIONI

I MATTONI PER UNA NUOVA CASA CONVOI http://www.con-voi.it/claudiobaglioni

Per costruire una nuova casa servono i mattoni. I primi - nuova identità, ingenuità, verità, libertà, semplicità,
essere piccoli e morire giovani - li ha messi Claudio. Tu quali mattoni porteresti?

"E SE NON TROVI PIÙ PACE TE LA PUÒ DARE SOLO LA FOLLIA"...

C'è un rapporto che lega pace e follia? E qual è?
E' vero che solo i "folli" sanno indicare la via della pace, oppure la pace è un obiettivo così grande che vale qualsiasi follia?



GRAFFITI CON VOI. E' vero che, se non ci fossero gli altri, non sapremmo mai chi siamo davvero?

Gli altri sono davvero lo specchio nel quale ci riflettiamo, visto che con i nostri occhi possiamo vedere tutto tranne noi stessi?

CLAUDIO BAGLIONI IN RICORDO DI FRANCA RAME

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Un saluto a Franca Rame, donna di grande bravura, bellezza e coraggio. Un saluto sommesso. Sta riposando.

martedì 28 maggio 2013

CON VOI DI CLAUDIO BAGLIONI UNA RIVOLUZIONE

http://www.baglioni.it/comunicati_dettaglio.php?id_comunicato=150
28.05.2013 | "Addio agli album: faccio la rivoluzione una canzone alla volta" Claudio Baglioni su TV Sorrisi e Canzoni
Addio agli album: faccio la rivoluzione una canzone alla volta
Un disco da costruire «Con voi» (come anticipa il titolo del suo progetto e del primo singolo): così Claudio
Baglioni vuole cambiare il mercato discografico. Rimettendo la musica al centro
Francesco Chignola
Sono passati dieci anni dall'ultimo intero album di inediti di Claudio Baglioni («Sono io, l'uomo della storia
accanto», uscito nel 2003). Un'attesa infinita per i suoi fan, spezzata finalmente dal cantautore durante
un'intervista a «Che tempo che fa». Ma il suo nuovo lavoro non sarà un disco tradizionale, bensì un progetto
innovativo, ispirato alle potenzialità della Rete. Un autentico «work in progress» che potrebbe durare
addirittura un anno, coinvolgendo i suoi seguaci in un'avventura che vuole rimettere la musica, le parole e le
note al centro di tutto. Una sorta di ribellione contro il trantran del sistema discografico: qui non c'è più un
album in uscita da promuovere attraverso numerosi singoli, come si fa abitualmente. Al contrario sono proprio
le canzoni a tornare protagoniste, pubblicate a cadenza regolare («quando sentirò che sarà il momento» ha
specificato il cantante) su iTunes, pronte per essere scaricate e ascoltate. L'album intero? Per quello c'è
tempo: «È qualcosa di simile a quello che accadeva negli Anni 60, quando non esistevano gli "Lp", ma i 45
giri con il loro "lato A" e il "lato B". Poi i cantanti raccoglievano in album canzoni che erano già state
apprezzate» ha raccontato Baglioni. Una piccola rivoluzione che guarda però al passato non senza un pizzico
di nostalgia. Il primo brano scelto dal cantante dà il nome all'intero progetto: «Con voi», presentato sempre
nello show di Fabio Fazio il 19 maggio e disponibile online due giorni dopo, è subito schizzato in testa alla
classifica di iTunes. È una lunga lettera ai suoi fan, dei quali ammette di non poter fare a meno: «So che
avevo chiuso già la porta/Quando poi mi bussò l'urgenza che ho di voi» canta Baglioni. Claudio, insomma,
sta per restituire tutto l'amore ricevuto. Una canzone alla volta.

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK IL 28 MAGGIO 2013

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial,
Io mi sono allenato lo stesso anche se non sarò con voi alla Partita del Cuore di Torino. Ho una partita con un altro ConVoi.
Nei giornali e in tv si parla di politica come del campionato o delle corse dei cavalli. Si parla troppo e si fa poco. Giornali e tv ci campano bene. I cittadini molto meno.
Conobbi Tony quando feci per lui il provino de La Spada Nel Cuore. Ora la sensazione è di avercela davvero.face

venerdì 24 maggio 2013

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK IL 24 MAGGIO 2013

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Politica e poligrafo. Che ne dite di istituire l'uso obbligatorio della macchina della verità durante le campagne elettorali? Visto che poi la verità della macchina non viene mai a galla e quando viene a galla, come si sa, non è un gran bel vedere.

giovedì 23 maggio 2013

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK IL 23 MAGGIO 2013

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Ventuno anni.
Da quel 1992 che vide la morte per attentato
di undici persone e tra loro
Falcone e Borsellino.
Pochi giorni dopo ero a Palermo
per un concerto contro quell'orrore
nello stadio a cantare Noi No
che diventò un inno popolare
contro la sopraffazione e la violenza.
Per due volte consecutive
sono stato sul piccolo palco
davanti all'albero Falcone
a testimoniare memoria e speranza.
Questa volta non potrò.
Ventuno anni
e ancora mancano verità decisive.
Senza verità non c'è giustizia.
Senza giustizia non vale alcuna legge.
Sono parole vuote
o tutt'al più frasi d'accademia.
La legge che incute rispetto
nelle persone per bene
e fa fare sogghigni a chi non lo è.
La legge non è di uno o di un altro
e anche se a volte non è uguale per tutti
la legge è di tutti.

mercoledì 22 maggio 2013

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK IL 22 MAGGIO 2013

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Che tempo strano è questo.
Instabile come gli umori del cielo.
Incerto come i pensieri del mondo.
Occhi e cuore si bagnano e si seccano.
A tratti.
Ma non si può stare sempre al riparo.
Mi sa che esco e non porto neanche l'ombrello.

CLAUDIO BAGLIONI A RADIO ITALIA TV, RADIO E WEB IL 4 GIUGNO 2013 ALLE 18

Claudio baglioni il 4 giugno 2013 sarà in diretta a radio italia e radio italia tv (canale 70 del digitale terrestre) alle 18 per un'intervista. si potrà vedere e sentire  anche sul sito www.radioitalia.it

martedì 21 maggio 2013

CON VOI SU I-TUNES

https://itunes.apple.com/it/album/con-voi/id648338248?i=648338730 Al prezzo 1,29 si può comprare Con voi la nuova canzone di Claudio Baglioni.
Per sapere come utilizzare i-tunes suggerisco questo blog http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it/come-usare-itunes-17746.html OPPURE http://www.con-voi.it/Manuale_uso_itunes_con%20voi.pdf

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK IL 21 MAGGIO 2013


https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Oggi la città ha meno voce.
Campane ogni ora.
Un'ambulanza poco fa.
Il resto sembra tacere.
Mi illudo per un attimo,
sorridendoci su,
che accolga con questo volume più basso, con un quasi silenzio l'arrivo e quindi la partenza del mio nuovo ConVoi.
Che lasci un po' di spazio al suo suono.
Un po' di posto al suo canto.
Il preludio di una sinfonia,
il prologo di una commedia,
il capitolo numero uno di un romanzo,
il primo chilometro di strada.
È un'iniziativa sperimentale,
un'impresa ignota,
un'avventura sconosciuta.
Se sarà seguita e sorretta
da compagni di viaggio
appassionati, entusiasti e leali
ha buone possibilità di potercela fare.
Di arrivare lontano
salutata dalla festa delle campane
del tempo a venire.
Altrimenti dovremo chiamare un'ambulanza e guardarla andar via.
Resterà in ogni modo il fatto di averci provato.

lunedì 20 maggio 2013

CLAUDIO BAGLIONI SCRIVE SU FACEBOOK 20 MAGGIO 2013


https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
Ieri guardando il calendario
mi sono accorto che il 18 maggio
porta la festa di San Felice da Cantalice.
Che sorpresa!
Il frate cappuccino
patrono della mia parrocchia di Centocelle.
Quella figura mastodontica che si stagliava
dipinta sulla facciata della chiesa
e la vedevi giù in fondo
per tutta la lunga via dei Castani.
Sulla piazza che porta il suo nome
salii quasi cinquanta anni fa
per caso e per gioco
sul piccolo disadorno palco
del festival di voci nuove a lui dedicato.
Fu l'inizio di quest'avventura
che ancor oggi continua.
Che strano scoprire
che senza saperlo
senza averlo voluto
la storia di ConVoi
sia stata annunciata
e poi sia partita
proprio il 18 di maggio.
C'è da credere ai segni?
San Felice da Cantalice
vedi un po' tu.
Non sono diventato frate...
Santo nemmeno a parlarne...
Però sono almeno un cantante
forse anche per quel Cantalice.
E poi ora sono pure felice.

domenica 19 maggio 2013

INTERVISTA A CLAUDIO BAGLIONI IL 19 MAGGIO 2013 A CHE TEMPO CHE FA

Anteprima live del nuovo brano Con Voi!


TESTO DELLA CANZONE CON VOI DI CLAUDIO BAGLIONI


La mia canzone più bella
è quella che ho suonato meno
e che ogni volta mi piace
perchè ho cambiato sempre melodia
che se ti perdi una stella
il cielo non sarà mai più sereno
e se non trovi più pace
te la può dare solo la follia
però con voi è stata sempre una magia
tirare tardi per non fermare un’allegria
farsi di sguardi fino a sballarsi di poesia
però con voi
è stata tutta un’altra cosa e così sia
le mie stagioni più matte
son quelle che ho bruciato prima
ho preso a pugni l’inverno
perchè la primavera fosse mia
in purgatorio ne ho fatte
in paradiso è stato meglio il clima
e in qualche buco d’inferno
ho rimediato buona compagnia
però con voi è stata come un’embolia
spartire il fuoco senza nessuna gelosia
buttarsi in gioco nell’aria di un’acrobazia
però con voi
però con voi è stata proprio una mania
Con voi
questo è il tempo di trovare un’altra immensità
diventare liberi
di cercare un mondo nuovo e nuove identità
di restare semplici
questo è il tempo di guardare con ingenuità
di tornare piccoli
di salvare la speranza nella verità
di morire giovani
se ti fermi a metà strada non saprai chi sei
ogni vita ha un suo mistero
e chissà se in fondo non c’è niente o forse noi
io ho capito chi ero io da voi
anche i miei amori più grandi
son quelli che ho tenuto peggio
libri sfogliati di fretta
finali letti senza bramosia
tra decisioni e rimandi
che quasi mai finiscono in pareggio
e un’esistenza che aspetta
fino a scordarsi per quale agonia
però con voi c’è stata tanta fantasia
sparare ad acqua in faccia alla malinconia
baciarsi in bocca una bellissima bugia
però con voi
però con voi che botta è stata di energia
Con voi
questo è il tempo di trovare un’altra immensità
diventare liberi
di cercare un mondo nuovo e nuove identità
di restare semplici
e questo è il tempo di guardare con ingenuità
di tornare piccoli
di salvare la speranza nella verità
di morire giovani
quello che sarà il cammino ancora non lo so
questa è solo la partenza
so che avevo chiuso già la porta quando poi
mi bussò l’urgenza che ho di voi
Con voi
questo è il tempo di trovare un’altra immensità
diventare liberi
di cercare un mondo nuovo e nuove identità
di restare semplici
e questo è il tempo di guardare con ingenuità
di tornare piccoli
di salvare la speranza nella verità
di morire giovani
se c’è un fine in questo viaggio non c’è fine mai
il sogno è morto viva il sogno
fu un onore e un privilegio essere gli eroi
perchè questo sogno fu con voooooooooooiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

sabato 18 maggio 2013

NUOVE NEWS SU CON VOI IL PROGETTO DI CLAUDIO BAGLIONI DA WWW.RADIOITALIA.IT


dal 21 maggio ogni primo e terzo martedì del mese un anno di musica, un anno di storie, un anno di canzoni nuove
http://www.radioitalia.it/promo/convoi.phpLunedì 20 maggio alle ore 12.00, Mario Volanti, presidente di Radio Italia, darà il benvenuto radiofonico alla prima emissione radio del nuovo brano inedito di Claudio Baglioni, ConVoi e il via alla rotazione in anteprima dell'intero progetto.
Radio Italia al fianco della musica italiana da oltre trenta anni sarà la prima in assoluto a programmare il nuovo brano, in anteprima rispetto alla release digitale prevista su iTunes dal 21 maggio e seguirà Baglioni per ogni singolo appuntamento di questo innovativo progetto.
Quello del prossimo lunedì è infatti solo l’inizio di una serie di successive anteprime ed esclusive dedicate al progetto artistico di Claudio Baglioni che si svilupperà durante tutto l’anno
Radio Italia sarà, infatti, costantemente a fianco dell’artista – ideatore e protagonista di un nuovo modo di produrre e proporre musica, caratterizzato da un imprevedibile percorso creativo, autorale e interpretativo in continua evoluzione – mettendo a disposizione tutte le proprie piattaforme - radio, tv, sito, facebook, twitter, youtube, app.



Il progetto ConVoi ha radici antiche. Nasce quattro anni fa da un’intuizione di Claudio Baglioni: Internet, social media, downloading e playlist stanno cambiando, radicalmente, il nostro modo di vivere la musica e bisogna cambiare anche il modo di farla.

Una rivoluzione – non solo commerciale, ma, soprattutto, creativa – rispetto alla quale gli artisti devono essere “attori” e non “spettatori”; guidarla e non subirla.

Da qui l’idea, messa a punto negli ultimi due anni, di un nuovo modo di creare, realizzare e proporre musica: non un periodo, più o meno lungo, di ritiro in uno studio di registrazione, per dar vita ad un album che nasce già vecchio, visto che, quando viene presentato, arrangiamenti, sonorità, ma anche temi e testi sono, inevitabilmente, “datati” e anche l’autore, nel frattempo, è cambiato, ma un flusso ininterrotto di creatività, che si alimenta – settimana dopo settimana - del confronto con il mondo dei cosiddetti “social media”, dai quali raccoglie voci, impressioni, stati d’animo, idee, che, nelle mani dell’artista, diventano materia per canzoni davvero “nuove” e sempre vive e intonate al “diapason” di questo tempo.

Quattro anni fa l’intuizione; due anni per mettere a punto il progetto e, ad un anno dal primo annuncio (il “countdown” di ConVoi è partito il 18 maggio 2012), finalmente la “carovana” di ConVoi parte per un viaggio lungo un anno: un anno di musica, storie e canzoni nuove, verso una meta sconosciuta, che artista e pubblico scopriranno insieme soltanto quando la raggiungeranno.

Non un nuovo cd, dunque, ma un nuovo "CB" (Claudio Baglioni): un artista finalmente libero di seguire la sua sensibilità, la sua profondità, la sua creatività per dar vita alla musica che viene, come viene e quando viene, nella più totale libertà espressiva, raccogliendo – come si fa per ogni viaggio – solo alla fine il senso dell’esperienza compiuta e le cose che vale davvero la pena di “portare a casa” con sé.

venerdì 17 maggio 2013

Con Voi LA NUOVA CANZONE DI CLAUDIO BAGLIONI

SCRITTI DI CLAUDIO BAGLIONI PER FACEBOOK MAGGIO 2013


https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial
La prima volta che sono arrivato a Milano, avevo diciassette anni, i soldi contati per il viaggio e qualcosa che somigliava ad un contratto discografico in tasca.
Tutto quello che mi potevo permettere era una pensione così scrausa e sconosciuta che, quando ho detto il nome della strada al tassista, è sceso dalla macchina, ha preso la mia valigia, l’ha scaricata sul marciapiedi e, senza dire una parola, mi ha piantato lì. Non sapevo cosa fare. Pochi passi più in là, c’era un’edicola. Mi sono avvicinato, impacciato e disorientato, e ho chiesto all’edicolante se, per favore, poteva cambiarmi i soldi. “Vendo giornali – disse la donna, con il ghigno peggiore del suo repertorio – son mica una banca!” Non faceva una piega.
“Cominciamo bene”, pensai. Dovevo trovare il modo di raggiungere la pensione, ma proprio non sapevo che pesci prendere. Roma, casa, i miei, gli amici erano lontani mille miglia e certo non mi potevano aiutare. Ero stanco e senza idee. Il treno ci aveva messo quasi otto ore a portarmi fino lì. Oggi ce ne vogliono tre. Presto ne basteranno due e mezzo. Se me lo avessero detto allora, non ci avrei creduto.
(segue...)


Il fatto è che il mondo era un’altro mondo. C’erano i Beatles, i “capelloni”, la rivoluzione studentesca, le gonne si accorciavano sempre più e le donne cominciavano a fumare e portare i pantaloni, qualcuno – addirittura – osava baciarsi in mezzo alla strada. C’era la Guerra Fredda, il Muro di Berlino e l’uomo non era ancora andato sulla Luna. Ma soprattutto non c’era nulla di ciò di cui oggi ci sembrerebbe impossibile fare a meno: la Tv lcd (allora non era nemmeno a colori e aveva un canale solo il “Nazionale”), i canali satellitari, il dvd, il blue-ray, la videocamera e la macchina fotografica digitale, per non parlare di Internet, le e-mail, Facebook e Twitter, lo smartphone, l’iPod, l’iPad e compagnia cantando. A raccontarlo oggi, non sembra neanche vero. Rischi che qualcuno ti risponda: “Possibile che eravate così poveri?”. Eravamo anche poveri, è vero. Molto più di oggi, in verità. Ma quella non era questione di ricchezza o povertà: il fatto è che quelle cose proprio non esistevano! Quasi niente delle cose di cui viviamo oggi, allora erano immaginabili. Così come la gran parte delle cose di cui vivremo domani, lo sono oggi.
Al contrario di quello che sostiene il Gattopardo, dunque, le cose cambiano. Cambiano eccome. Sempre più in fretta. D’accordo: forse si nasce e si muore nello stesso modo, ma tutto quello che c’è in mezzo cambia. Perché, allora, quella sera non mi sono perso, né mi sono lasciato andare alla disperazione? Perché avevo diciassette anni, certo. Ma, soprattutto, perché avevo uno straccio di contratto discografico e il mondo era mio.
(segue...)
Negli anni ’60, il disco era tutto. Quel cerchio nero, di vinile, con migliaia di misteriosi solchi concentrici, ancora più sottili dei capelli, era un sole, in grado di illuminare il mondo. Il mondo intorno a noi e, ancora di più, quello dentro di noi. Per questo, quella sera, non finii disperso chissà dove e non mi lasciai prendere dalla disperazione, perché avevo un contratto e, prima o poi, avrei avuto il mio disco. E il mondo di dentro – e, se fossi stato fortunato, anche quello di fuori – sarebbero stati accarezzati dai suoi raggi. Il disco era tutto. Era lui il vero “social network” della generazione giovane, molto più della televisione. Sì perché la televisione era qualcosa di chiuso, ingessato, polveroso, “antico”. Roba da matusa, dicevamo allora. Parlava di cose che non ci interessavano e ne parlava con una lingua che non ci apparteneva e che non capivamo. Provate a cercare su YouTube un telegiornale degli anni ’60 e vi accorgerete di cosa sto parlando. Certe cose in televisione non si vedevano proprio. Di musica, poi, non se ne parlava praticamente mai. Al massimo poteva capitarti un servizio di cronaca nel quale qualche austero signore in vestito grigio, camicia bianca e cravatta nera, storceva il naso con supponenza di fronte alle scene di isteria collettiva durante un concerto dei Beatles o dei Rolling Stones. E noi ci chiedevamo perché proprio a noi era toccata la sfortuna di essere nati nel Paese sbagliato! W l’Inghilterra, nasce da qui. (segue...)
E poi la tv era qualcosa che ti teneva chiuso in casa e noi di stare in casa non ne volevamo sapere: volevamo uscire! Allora la distanza tra le genitori e figli era molto più grande di oggi. Incolmabile. Nessuno voleva stare con i propri genitori. Non ci parlavamo. Era inutile: tanto non ci capivamo. E non perché non volessimo capirci, ma perché il mondo come lo vedevano loro e quello che vedevamo (e volevamo) noi, erano così diversi che era impossibile trovare dei punti di contatto. Noi li consideravamo vecchi, e magari non avevano nemmeno passato i quaranta; e loro ci consideravano dei pazzi, “fuori di testa”, persi dietro a fantasie che non ci avrebbero mai portato da nessuna parte. Per questo la parola “libertà” animava quasi tutte le canzoni e ci faceva vibrare ogni volta che la sentivamo o la cantavamo: perché aveva un senso molto diverso da oggi. Era un’urgenza. Qualcosa di cui sentivamo di non poter fare a meno. Era questione di vita o di morte. Non esagero: o trovavamo il modo di renderci liberi o avremmo finito col soccombere e fare la vita dei nostri genitori. Una vita che a noi sembrava non avesse senso. Volevamo morire giovani, ma non nel senso di morire presto. Ma nel senso che, anche a cento anni, la morte ci avrebbe trovati ancora giovani. (segue...)

Al contrario della televisione, il disco non ci teneva chiusi in casa: ci faceva “evadere”; ci portava, anzi ci proiettava fuori. Uscivamo dalla famiglia che non ci eravamo scelti e andavamo verso la “famiglia” che ci sceglievamo noi. Una famiglia non solo “reale” - gli altri, gli amici, il gruppo – ma anche “ideale”: i giovani di tutto il mondo. Inglesi e americani, soprattutto, quelli che scrivevano quelle canzoni che ci facevano impazzire e che – grazie ai dischi – facevano il giro del mondo e arrivavano fino a noi. “I can’t get no satisfaction”, cantavano gli Stones e noi volevamo raggiungere quella satisfaction e sentirci vivi.
Oggi tutto questo sembra normale e, grazie alla Rete, la musica viaggia molto più velocemente e liberamente di allora. Ma negli anni ’60 era la prima volta che i giovani prendevano coscienza di esistere. Per la prima volta sentivano di avere una “voce” e, per la prima volta, volevano farsi sentire. Oggi chiunque può scrivere quello che pensa sul muro di Facebook o su quello di Twitter e i suoi pensieri, in un lampo, possono fare il giro del mondo. Allora il nostro mondo era il disco. E, dato che nessuno di noi poteva permettersi di girarlo davvero (i voli low cost erano di là da venire), lui girava il mondo per noi e lo portava da noi. (segue...)

La mia generazione è stata la prima figlia del mondo e non di questo o quel paese. Ascoltavamo e amavamo gli stessi dischi, creavamo e usavamo le stesse parole, vestivamo allo stesso modo. Il disco era il nostro social network: un social network rivoluzionario che aveva fatto scoccare la scintilla e, grazie al rock, al beat, al pop aveva insegnato ad un’intera generazione che aveva dei pensieri, delle emozioni e dei desideri e che era bene che si desse da fare per viverli e realizzarli. Senza i dischi, non ce l’avremmo mai fatta. Per questo li aspettavamo come non aspettavamo nient’altro; facevamo la fila ai negozi per accaparrarceli per primi, correvamo a casa di quello che aveva il giradischi più fico e, in religioso silenzio, li ascoltavamo. Anche più volte di fila. Alla fine (magari avevamo passato una o due ore immersi nella musica), si scatenava il dibattito. Se non conoscevi i gruppi o gli “Lp” più fichi, non solo non eri nessuno: eri fuori dal mondo. Lui stava partendo per il futuro: o saltavi su o saresti rimasto a terra. Per sempre. (segue...)


Quando una rivoluzione conquista il potere, diventa, inevitabilmente, conservazione. La storia lo insegna. E’ che non ha alternative, a meno di non voler perdere quel potere così faticosamente conquistato.
Il “rock” (intendendo la parola nell’accezione più ampia possibile) non ha fatto eccezione. L’energia creativa e innovativa degli anni ’60 non c’è più. E nemmeno la profondità e la maturità degli anni ’70. E non solo perché gli artisti che erano giovani in quegli anni adesso giovani non lo sono più, ma soprattutto perché tutte le strade, ormai, sono state esplorate.
In quegli anni, non solo ogni gruppo che nasceva aveva qualcosa di nuovo da dire, ma, spesso, anche i vari dischi di uno stesso gruppo erano profondamente diversi tra loro. Ogni band e ogni artista aveva davanti a sé più strade e, spesso, non si limitava a sceglierne una e percorrerla, ma sentiva il desiderio e, qualche volta, l’urgenza di cambiare strada. E’ soprattutto questa voglia di esplorare, di partire alla ricerca di linguaggi, sonorità, forme espressive nuove che ha reso quegli anni unici e davvero irripetibili. (segue...)

La musica non è finita, né finirà mai, ma è chiaro che quel tipo di musica (il “rock”, intendo) ha detto quello che aveva da dire. Di canzoni belle se ne scrivono ancora, è ovvio. A volte anche di bellissime, ma la portata rivoluzionaria e straordinariamente innovativa di quel ventennio si è inevitabilmente esaurita. Non è colpa di nessuno, ogni stagione descrive un arco ideale: nasce, raggiunge il proprio vertice creativo ed espressivo e, lentamente, si spegne per lasciare il posto ad una nuova corrente, una nuova tendenza, una nuova rivoluzione. E’ un processo naturale, che interessa ogni campo: filosofia, poesia, letteratura, arti figurative, linguaggi. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Ma è proprio questo che consente alla creatività di andare avanti, continuando ad interessare ed affascinare, e a noi di non rimanere ostaggio sempre della stessa canzone, che si ripete all’infinito come accadeva una volta quando il disco si graffiava e il giradischi si “incantava”. (Da qui l’espressione: “ripete sempre le stesse cose, come un disco rotto!”. Nel mondo degli mp3 una frase del genere non sarebbe mai nata). In realtà si incantava solo il giradischi: noi non ci incantavamo affatto. Anzi. Ci rompevamo quasi subito e ci toccava dare un colpetto al giradischi, perché la puntina saltasse il solco “viziato” e l’ascolto potesse proseguire. Era chiaro, però, che quel disco era, ormai, arrivato a fine corsa e, se volevi risentirlo, non avevi altra scelta che ricomprarlo. Bei tempi: per i venditori di dischi, se non altro. (segue...)


Siamo tutti figli di quella straordinaria epopea rock e dell'oggetto che, più di ogni altro, l'ha incarnata e simboleggiata: l'Lp, il disco in vinile. Tutto dell'Lp è diventato leggenda, a partire dalla copertina. Ce n'erano alcune che erano delle vere e proprie opere d'arte. E poi c'erano i booklet, ricchissimi di testi, notazioni, crediti e fotografie... Ma degli Lp era leggendario soprattutto il suono. Quel suono caldo, intenso e profondo, che nell'immaginario collettivo di più di una generazione è rimasto sinonimo di una perfezione sonora mai più raggiunta. Un suono affascinante che la fredda perfezione dei cd non solo non è riuscita a superare, ma nemmeno ad eguagliare. Ancora oggi, quando si parla di dischi, tutti rimpiangono il suono dei vecchi vinili, e anche se – dagli anni '60 e '70 ad oggi - le tecnologie e le tecniche di registrazione hanno fatto passi avanti inimmaginabili, nulla è riuscito a detronizzare sua maestà l'Lp. Lo dimostra il fatto che in un mercato discografico che versa, purtroppo, in una profonda ed inarrestabile crisi, l'unico prodotto in controtendenza è proprio il vinile. Gli Lp stanno tornando e - anche se il loro rimarrà sempre un mercato di nicchia, frequentato da un ristretto pubblico di appassionati e cultori – il vinile sta vivendo una seconda, e totalmente inaspettata, giovinezza. Beato lui!
(segue…..)

Verso la fine degli anni '70, la musica ha cominciato a perdere quella centralità che aveva avuto nel ventennio precedente. Un po' perché il rock ha perso originalità e forza innovativa, un po' per il successo della “disco-music”, un po' per il boom dei video-clip. E' diventata “colonna sonora” e si è ritrova al servizio del ballo e delle immagini. Oggi la musica è ovunque. Non c'è un solo posto nel quale non si senta musica. Ma proprio il fatto che sia ovunque, ce la fa trascurare, dimenticare quasi. Ci siamo così abituati che non ci facciamo più caso. La sentiamo continuamente, ma non l'ascoltiamo più. Pensateci: quando è stata l'ultima volta che avete preso un disco, indossato le cuffie, spento la luce e avete ascoltato i pezzi dal primo all'ultimo (così come li ha pensati l'autore), senza interruzioni, né distrazioni? Come avete detto?


Penso che questo sia il tempo di trovare un'altra immensità, diventare liberi e di salvare la speranza nella verità. Ho passato gli ultimi anni a capire quale dovesse essere il senso del fare un mestiere come il mio nell'epoca della Rete e dei social network, nella consapevolezza che, se loro hanno cambiato, radicalmente, il nostro modo di vivere la musica, io dovevo cambiare il mio modo di farla. Non più chiuso in uno studio di registrazione, per tirar fuori un album che nasce già vecchio, ma le vostre voci, le vostre impressioni, i vostri stati d’animo sono la materia che mi permette di lavorare a canzoni letteralmente “nuove”, camminando, fianco a fianco, verso una meta che scopriremo  solo quando la raggiungeremo. Perché se c'è un fine in questo viaggio non c'è fine mai. Sarà un onore un privilegio essere gli eroi, se questo sogno sarà con voi.






giovedì 16 maggio 2013

COMPLEANNO NELL'ATTESA DI CON-VOI

http://www.radioitalia.it/news/nuova_uscita/6078_claudio_baglioni_festeggia_il_compleanno_%E2%80%9Ccon_voi%E2%80%9D.php

A due giorni dall'uscita del suo nuovo disco “Con Voi”, Claudio Baglioni festeggia oggi il suo 62° compleanno. La pagina Facebook del cantautore romano, che ha superato i 300 mila fan, si è riempita di auguri, come quella appena aperta su Twitter. Pochi giorni fa, Claudio ha scritto su Facebook un pensiero sul suo ritorno in musica: “Con 'Q.P.G.A.' ho pensato che si fosse chiuso un cerchio. Da lì ero partito e lì ero tornato. Una specie di gran finale. Non avevo fatto i conti con la musica. È lei che sceglie i musicisti, non viceversa. Avevo bisogno di essere libero. Libero di pensare, creare, proporre e vivere la musica a modo mio. Qualche giorno fa qualcuno mi ha chiesto: 'Allora, Claudio, quando esce il tuo nuovo Cd?' Ho risposto con una battuta: 'Non farò un Cd, farò un CB: Claudio Baglioni'. Il 18 maggio non sarà un punto di arrivo, ma un punto di partenza: il primo passo di una nuova strada. Per la prima volta le storie, la musica e le canzoni nasceranno davvero con voi, durante questo nuovo modo di stare insieme e dialogare che i social media hanno reso possibile. Non un disco che già esiste, quindi, e che viene scomposto in diversi brani, ma una serie di brani che nascono lungo la strada e che deciderò di pubblicare su iTunes quando sentirò che sarà il momento giusto di farlo”

domenica 12 maggio 2013

DICHIARAZIONE DI SU CON-VOI DELLO STESSO BAGLIONI SU FACEBOOK

https://www.facebook.com/claudiobaglioniofficial


Con “Q.P.G.A.” ho pensato che si fosse chiuso un cerchio.
Da lì ero partito (“Questo piccolo grande amore” in fondo era il disco che mi aveva regalato il successo) e lì ero tornato. Una specie di gran finale.
Non avevo fatto i conti con la musica. E' lei che sceglie i musicisti, non viceversa.
Sentivo il bisogno di rompere gli schemi e cambiare questa “liturgia” che ingabbia la musica.
La musica è creatività, fantasia, emozione. Non la si può fare come se si lavorasse in una catena di montaggio nella quale non c'è spazio per la fantasia, la creatività, l'invenzione.
Avevo bisogno di essere libero.
Libero di pensare, creare, proporre e vivere la musica a modo mio.
Qualche giorno fa qualcuno mi ha chiesto: “Allora, Claudio, quando esce il tuo nuovo Cd?” Ho risposto con una battuta: “Non farò un Cd, farò un CB: Claudio Baglioni''.
Finalmente, farò quello che sento di fare e non quello che “devo fare”.
Il 18 maggio non sarà un punto di arrivo, ma un punto di partenza: il primo passo di una nuova strada. So da dove parto, non so né dove né quando arriverò. Ma il bello è proprio questo.
Non è un “viaggio organizzato”, dove tutto viene deciso prima a tavolino. E' un viaggio aperto. Una carovana; un convoglio, di incontri, di storie, di musica e canzoni, dove tutto prende forma lungo la strada. Si va dove porta il vento della creatività e ci si ferma ogni volta che si sente il desiderio di farlo.
Per la prima volta le storie, la musica e le canzoni nasceranno davvero con-voi, durante questo nuovo modo di stare insieme e dialogare che i social media hanno reso possibile.
Non un disco che già esiste, quindi, è che viene “scomposto” in diversi brani, ma una serie di brani che nascono lungo la strada e che deciderò di pubblicare – su iTunes – quando sentirò che sarà il momento giusto di farlo.
Del resto le strade nuove le si scoprono soltanto rifiutandosi di percorrere quelle vecchie e, come dice un proverbio africano: “Ciò che non hai mai visto lo trovi dove non sei mai stato”. Ed è là che io intendo portare la carovana di ConVoi, nella speranza che, alla fine, questo viaggio darà a voi le stesse emozioni che sta dando a me.


ANTICIPAZIONI DI CON-VOI DALL'AGENZIA ANSA


MUSICA: 18 MAGGIO SUL SUO SITO PRIMO 'NUOVO' BAGLIONI
MUSICA: 18 MAGGIO SUL SUO SITO PRIMO 'NUOVO' BAGLIONI CANTAUTORE, PROGETTO APERTO PER SENTIRMI LIBERO (ANSA) - MILANO, 12 MAG - Si trovera' sul suo sito, al termine di un countdown, il 18 maggio la prima traccia del nuovo 'itinerario' di Claudio Baglioni che dopo decenni di carriera, sente ''l'esigenza di essere libero'' dallo schema del disco e di realizzare ''qualche cosa di nuovo''. Baglioni lo ha annunciato nel corso della registrazione di 'Che Tempo che Fa', in onda questa sera su Raitre. ''Qualcuno, due o tre giorni fa, mi ha chiesto: quando fai un nuovo cd? Io ho risposto con una battuta: faro' un CB: Claudio Baglioni''. Il cantante ha spiegato che ha intenzione di pubblicare altri brani si Itunes o piattaforme ''quando sentiro' che sara' il momento''. E il 19 maggio sara' nuovamente da Fazio per cantare dal vivo la prima traccia. ''Non sara' come un disco che gia' esiste - ha spiegato Baglioni - ma qualcosa di simile a quello che accadeva negli anni Sessanta, quando non esistevano gli Lp, ma i 45 giri con il loro lato A e il lato B e poi i cantanti raccoglievano canzoni che erano gia' state apprezzate''. Un progetto che vuole essere ''una carovana, un convoglio, perche' convoglio significa 'con voi'''. Per ''Con voi'', Baglioni si riferisce al pubblico. ''Non so come finira' - ha concluso il cantautore - ma questo e' il bello''. (ANSA). RT/LP 12-MAG-13 19:47 NNN

INDISCREZIONI UFFICIALI DEL PROGETTO CON VOI DI CLAUDIO BAGLIONI

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c0f10a90-c8cd-4a99-b8fb-93b83085c68c.html

Video dell'Intervista di Claudio Baglioni a che tempo che fa del 12 maggio 2013  sul nuovo progetto con voi di Baglioni. La mia canzone più bella è quella che ho suonato di meno questo è il primo verso di con voi il nuovo brano di claudio baglioni disponibile dal 18 maggio 2013 disponibile solo su i tunes. Inoltre claudio ha appena annunciato su facebook che domenica prossima (19 MAGGIO 2013) tornerà a cantare con voi a che tempo che fa SU RAI TRE alle 20.10

lunedì 6 maggio 2013

INDISCREZIONI SUL PROGETTO CON VOI DI CLAUDIO BAGLIONI

possiamo dirvi questo da indiscrezioni attendibili:


ll nuovo progetto di Claudio Baglioni non è da intendersi come una classica uscita discografica ma un percorso del tutto innovativo,è nello stile di Claudio  Baglioni. Sarà Un nuovo modo di diffondere e condividere la musica quindi, un percorso musicale molto più lungo di un semplice disco.
ConVoi è un progetto musicale innovativo senza precedenti, in grado di cambiare l’assetto della fruizione della musica.